Questo testo è dedicato alla femminilità, alla specificità dell’essere bambina, ragazza, donna, anziana, al sentirsi e al viversi tale. Per tentare di illustrare la complessità e la ricchezza immensa dell’identità femminile e delle sue declinazioni relazionali e pedagogiche, si propone in appendice la rilettura della teologia, dei miti e dei riti del culto della Grande Dea, personificazione dell’eterno femminino. I riti di passaggio e le sopravvivenze contemporanee possono forse suggerire un’attenzione particolare ad alcuni momenti della femminilità e indicare linee interpretative e operative per valorizzarli al meglio.